Il brutale omicidio di Pierina Paganelli, 78 anni, avvenuto il 3 ottobre scorso nel garage di via del Ciclamino, continua a far discutere l’opinione pubblica, con rivelazioni inquietanti che mettono in discussione le certezze iniziali. Dopo l’arresto di Luis Da Silva, ex amante di Manuela Bianchi, nuove prove emergono, suggerendo un possibile coinvolgimento di Loris Bianchi, fratello di Manuela. La scoperta di DNA maschile non appartenente a Luis sulla scena del crimine riapre il caso, gettando ombre sul reale responsabile dell’omicidio.
Le indagini hanno rivelato tracce di DNA che non corrispondono a Luis, inizialmente indicato come principale sospettato. Questo nuovo elemento potrebbe portare alla sua scarcerazione, mentre la figura di Loris Bianchi emerge sempre più nei sospetti. Nonostante le sue negazioni, le contraddizioni nelle sue dichiarazioni e le riprese delle telecamere di sicurezza lo collocano nella zona del delitto in almeno due occasioni.
Loris, che inizialmente affermava di non essere mai passato per il garage, ha cambiato versione, ammettendo di esserci passato una volta. Tuttavia, le prove video lo smentiscono, creando un alone di sospetto intorno alla sua credibilità. La sua presenza nei pressi del garage, insieme alla sua ambiguità, ha sollevato interrogativi tra gli investigatori.
Un altro aspetto inquietante è l’incidente stradale che ha coinvolto Giuliano, figlio di Pierina, avvenuto poco prima dell’omicidio. Un furgone bianco ha tamponato Giuliano, e un uomo robusto a bordo potrebbe essere Loris. Questo evento, insieme all’aggressione subita da Giuliano, suggerisce un possibile piano premeditato per eliminare sia lui che la madre.
Le dinamiche familiari complicano ulteriormente il quadro. Manuela Bianchi, centro emotivo dell’intera vicenda, potrebbe avere motivi per volere l’eliminazione di Giuliano. La brutalità dell’omicidio di Pierina, caratterizzato da 29 coltellate, e la successiva sistemazione del corpo indicano un crimine pianificato, probabilmente da più persone.
La difesa di Luis Da Silva si basa sull’assenza di prove dirette, ma la sua relazione extraconiugale con Manuela e i tradimenti scoperti dalla moglie Valeria mantengono alta la tensione. Valeria, inizialmente al fianco del marito, si è ora allontanata, complicando ulteriormente la situazione.
La comunità di via del Ciclamino è sotto shock, con il timore che il delitto possa essere parte di un complotto familiare. Gli inquirenti attendono ora i risultati delle analisi del DNA, che potrebbero rivelarsi cruciali per risolvere questo intricato caso. Resta da capire chi siano i veri responsabili e quanto siano affidabili le dichiarazioni di Loris e Manuela. La tensione è palpabile e la ricerca della verità continua.
